Tra gli obiettivi di questo blog vi è quello di dare spazio a tutti i nutrimenti dell’anima.
Le feste in natura ed i rituali con l’acqua e le erbe aromatiche fanno parte di questi nutrimenti.
Dopo due mesi dall’intervento chirurgico mi sono trasferita in campagna e le erbe, l’orto e gli alberi mi hanno aiutato a rinnovare l’amicizia con me stessa, attraverso il cibo buono ed amorevolmente raccolto e cucinato.
I profumi mi hanno aiutato a non avere pensieri; le mani in pasta in cucina anche, ed io poi sono un’appassionata dell’uso delle erbe aromatiche e delle spezie nei cibi e nella cura di me , che nelle mie condizioni sono più che indicate.
La Natura è, da sempre, la mia alleata. Lo è stata quando facevo la psicologa ed avevo lo studio in mezzo ai boschi “outdoor” e ancora di più lo è stata e lo è ora durante la mia convalescenza.
Noi SIAMO la Natura e funzioniamo a cicli come Lei.
Esiste una Terra fuori ed una TERRA DI DENTRO.
Cercare di avere una vita lineare resistendo ai cambiamenti o pensando di dirigerli o governarli crea uno stress indicibile, mentre riconnetterci a Lei (che cambia ogni secondo della sua vita e non si dispiace dell’alternarsi delle Stagioni) con la maggiore lentezza possibile anche una sola ora a settimana ha degli effetti incredibili (ed anche verificati scientificamente!) .
I cicli della Natura sono 4 di base (equinozi e solstizi) ma altri 4 momenti di festa e di cambiamento in agricoltura che sono intermedi si avvicendano durante l’anno come ad aiutare il suo stesso lavoro e dare il tempo a noi per prepararci ai grandi cambi di ciclo e di temperatura. Di questo vi racconterò spesso sul Blog.
Oggi è proprio uno di quei giri di boa, perché oggi, il 21 alle ore 11.13 c’è stato il passaggio astronomico all’Estate.
Qui in Calabria è già tempo di mare ma non ancora di raccolto.
Metaforicamente Il sole del solstizio è il sole al suo massimo grado (zenit) di “vittoria “ possibile sulle tenebre dell’inverno.
Ed io, lo sapete, ho tanto buio da lasciar andare, tanti cattivi pensieri, e così tanti dubbi sul futuro!
Da oltre 25 anni festeggio i passaggi solstiziali con il mio gruppo di #donneincammino
Perché si può attraversare tutto a patto di non essere da sola, e se altre ti fanno da “ Angeli Guardiani “ e ti ricordano che sei bella così come sei, sempre, è meglio. INSIEME è meglio!
Anche se le età cambiano, la nostra bellezza non svanisce perché viene da dentro, come il sole che andremo ad accumulare da oggi fino a settembre.
Per me e per le donne in cammino il culmine del sole che porta l’Estate con sè, sta nella notte tra il 23 ed il 24 giugno, festa di San Giovanni (durante la quale in molti paesi della Calabria si accendono fuochi grandissimi).
E’ il periodo migliore per raccogliere l’iperico detta “erba di San Giovanni” e altre piante officinali da usare per il rito di purificazione e per la festa del Commaraggio.
L’iperico è un balsamo per tutte le scottature, quelle esteriori (eritemi, bruciature) ma anche quelle interiori, perché in farmacopea è usato come anti-depressivo.
Da tempi millenari si preparano mazzetti di Iperico e di Lavanda che ne rafforza gli effetti rilassanti, assieme a tutti i fiori gialli e bianchi e poi si scambiano con una altra donna assieme ad un piatto di frutta, scegliendo una comare/ amica per la vita, o rinnovando una vecchia amicizia già presente. Mia madre mi racconta che quando lei era giovane oltre ai mazzetti si scambiavano anche delle bamboline, le pupazze di San Giovanni.

Nel corso poi della notte del 23, si mettono i fiori profumati in una grande bacinella di acqua da esporre alle energie ed alla rugiada della notte.
Potete preparare l’Acqua di San Giovanni come facciamo noi raccogliendo il 23 Giugno lavanda, artemisia, malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia, ma anche fiordalisi, papaveri, rose o camomilla, ginestra, biancospino , gelsomino e naturalmente iperico.
Una volta raccolti, si attende che il sole tramonti e si mettono in una bacinella d’acqua ben capiente, per poi lasciarli sul balcone o sul davanzale o in giardino per tutta la notte, in modo da far loro assorbire le proprietà benefiche della rugiada notturna.

Al mattino quell’acqua, privata dei fiori (che io metto in una ciotola di vetro con altra acqua sulla mia tavola) va usata per le abluzioni di tutto il corpo, prima di tutto occhi e genitali, mani e viso, e poi su tutto il corpo, portando via così i pesi energetici dell’ inverno e sancendo la vittoria/ rinascita del sole già allo zenit vincendo le tenebre dentro e fuori di noi.
Si celebra sempre, anche per quello che la vita ci ha portato via e che evidentemente non ci serviva. Ricordate il “levare” di cui ho scritto:”Vivere è un levare via ostacoli alla Grazia “che tenta di riempire continuamente le nostre vite. Come fanno gli artisti scultori, che per creare levano via materiale che ostacola l’emersione del nuovo.
Ecco…anche LAVARE VIA è utile , specialmente in preparazione al raccolto di luglio. Fare il vuoto per riempirsi di nuovo!
LAVARE VIA per esempio le aspettative per “la vita come la volevo io”, immergendomi nell’acqua profumata e carica di vita, completamente.
Voglio darvi anche un cenno sul significato delle tradizioni e dei riti durante un cambiamento forte. Spiegare che è importante ritualizzare gli accadimenti buoni o cattivi, perché i riti sciolgono il dolore, ed essendo per lo più collettivi, sono estremamente efficaci, perché lasciano la carezza della speranza la leggerezza nell’Anima anche solo per una notte. E sapete quanto io sia convinta che essere felici per un minuto basta, a volte.
I rituali che tutti in qualche modo abbiamo sperimentato nella nostra vita (anche il compleanno è un rituale!), ci danno:
- Senso di Appartenenza:
riflettono i nostri valori condivisi e ci fanno sentire parte di una famiglia allargata
essere Comari o Compari di San Giovanni spesso ha una valenza più forte del legame di sangue.
- Senso di Affinità:
tendiamo a ripetere i gesti di chi ci circonda per creare un legame. Sapete anche perchè? Perché la creazione di legami produce in noi una cascata di ormoni del benessere (ossitocina, endorfine, tutte con effetti calmanti)
- Collante sociale:
ripetere insieme dei gesti, seguire un altro che li fa magari in maniera sincronica, allerta i sensi contemporaneamente in tutte le persone coinvolte in un gruppo. Nella mia vita precedente i gruppi sono stati veramente la mia salvezza, e l’aggregazione sociale ora più che mai è una medicina!
- Imitazione di buone pratiche:
se lo fa mamma, nonna , la mia amica, io la seguo e imparo (non a caso nelle feste rituali si cucinano cibi speciali tutti assieme e solo in quel momento) e dunque sono anche un metodo si apprendimento e di trasmissione di conoscenza, anche perchè saranno con noi le nostre figlie piccole!

- Scompare la paura di stare da soli:
per tutta la durata del rito la paura di essere o stare soli che causa l’aumento degli ormoni dello stress che dispongono alla malattia, si dissolve, si stempera nei giochi e nel preparare le feste in compagnia.
- Spesso la fede non c’entra:
Ma ha una grande rilevanza, perché comunque in quel preciso momento in mezzo ad un bosco o in una chiesa, noi siamo uniti verso un unico intento; stare bene insieme e soprattutto RINGRAZIARE. E la Gratitudine è il ponte verso lo Spirito, ovunque o comunque voi lo vogliate rappresentare.
I riti sono dunque un nutrimento per l’anima!
Vi invito a leggere il mio post su Instagram e a diffondere questo articolo tra le vostre più care amiche, disponendovi insieme a seguire i cicli della Natura benevola e forte che non ha mai, MAI, paura della morte.
Vi auguro una bellissima estate, una bella preparazione delle Acque e nuove amiche e amici perché il commaraggio sapete, vale anche per gli uomini!
BuonSolstizio ! E a presto con le foto …
Donatella
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Le Donne in Cammino….. sono le DONNE DEI SEMI della Terra, che come essi sanno morire e rinascere ad ogni ciclo necessario…… |